www.robedamatti.net Cesena, aggiornamento continuo Il segreto per vivere cent’anni? Ecco gli "ingredienti" per la longevità. Per prima cosa non fumare. Poi mantenere i livelli di colesterolo raccomandati, bere al massimo 4 tazze di caffè al giorno, avere un lavoro ben pagato, godere di una buona forma fisica e avere una mamma che ha vissuto a lungo. Questi gli ingredienti per una vita centenaria.
Almeno secondo un gruppo di ricercatori dell'Università di Goteborg (Svezia) che, negli ultimi 50 anni, hanno monitorato la salute di 855 uomini nati nel 1913. Di questi solo 10 uomini sono arrivati a 100 anni d'età. Grazie a una serie di indagini condotte quando i soggetti avevano 54, 60, 65, 75, 80 e 100 anni, i ricercatori sono riusciti a individuare una serie di fattori che sembrano promuovere la longevità. "La nostra raccomandazione per le persone che aspirano a diventare centenari è di non fumare, mantenere i livelli di colesterolo e limitarsi a 4 tazze di caffè al giorno", ha detto Lars Wilhelmsen, che ha coordinato lo studio. Anche la possibilità di pagare un affitto alto o di avere una casa costosa, segni di un buon livello socio-economico, così come punteggi elevati in test sulla forma fisica e avere una mamma che ha vissuto a lungo, sono fattori che favoriscono la longevità. Nel corso dello studio due dei centenari sono usciti dalla ricerca a causa della demenza e uno per ragioni personali. "Abbiamo visitato a casa i sette centenari", ha riferito Wilhelmsen. "Tutti erano clinicamente sani, soddisfatti della loro situazione e contenti di essere vivi dove si trovavano". __________________________________________________ Estate e caldo vanno benissimo, ma evitiamo la congestione. La mattinata al mare vi ha completamente disidratato, la spesa in città vi ha fatto sudare eccessivamente; ora siete a casa e non vedere l'ora di mandare giù qualcosa di freddo, molto freddo. Attenzione, c'è un pericolo in agguato che si chiama congestione. Quante volte, da bambini, avete sentito i genitori che vi dicevano: "Bevi lentamente che l'acqua è ghiacciata"? Ebbene, il problema sta tutto in questo: l'organismo riceve un alimento o una bevanda troppo fredda rispetto al calore corporeo e questo sbalzo di temperatura viene compensato con una stimolazione eccessiva dell'apparato cardiocircolatorio da parte del sistema neurovegetativo, che controlla la pressione, la digestione e la frequenza cardiaca. Ma cosa succede praticamente?
Quando il sistema neurovegetativo stimola eccessivamente l'apparato cardiocircolatorio, si va contro a delle situazioni che poi portano ai sintomi tipici della congestione: le pareti dello sto maco si contraggono causando nausea, la pressione di alza o si abbassa repentinamente, la respirazione diventa difficoltosa; se siete a stomaco vuoto, avete la sensazione di aver fatto un'abbuffata e, se avete mangiato, la digestione si blocca definitivamente.
La nausea è dovuta al nervo vago che stimola le pareti dello stomaco e le fa contrarre in maniera eccessiva; per dare sollievo a questa sensazione potrete sedervi in un posto ombreggiato dove l'organismo tenterà con calma di riequilibrarsi. Quando la crisi momentanea sarà passata, coprite la pancia in modo da riguadagnare una temperatura corporea giusta e bevete una bevanda calda, ma non bollente, magari una camomilla che vi permetterà anche di calmare eventuali crampi. La sensazione di pienezza è invece dovuta all'iperattività del cervello che viene assimilata, come impegno, ad un pasto luculliano da digerire. In questo caso, provate a bere una bibita gassata o del bicarbonato, che aiuteranno a far sparire la sensazione di acidità. Se avvertite giramenti di testa e sudori freddi, la causa è da ricercare nel rialzo o abbassamento della pressione. In questo caso, stendetevi in un luogo ben aerato e respirate profondamente per migliorare l'ossigenazione; evitate di porre cuscini sotto la testa; eventualmente mettetene uno sotto i piedi. Dopo la crisi potete bere un integratore di sali minerali.
Qualche consiglio per prevenire
Se potete, però, cercate di evitare questa brutta esperienza. Evitate di ingurgitare bibite ghiacciate, alimenti quali insalate di riso o altri cibi freddi, frutta ed intingoli vari, macedonie e gelati appena tirati fuori dal frigo. Tenete il tutto sempre un quarto d'ora a temperatura ambiente; nel caso delle bibite, se proprio non riuscite a farne a meno, bevete a sorsi molto piccoli e trattenete la bibita in bocca in modo che si scaldi prima di raggiungere lo stomaco. Evitate di mangiare sotto il sole o in un luogo poco arieggiato; durante la digestione, l'organismo, che 'ruba' il sangue in circolo per dedicarlo a questa difficile e complicata funzione, riesce con difficoltà ad ossigenarsi e a mantenere la temperatura costante; preferite quindi luoghi ombreggiati e freschi. Durante il pasto, e soprattutto durane la digestione, ricordate di coprirvi la pancia; eviterete così che si blocchi la digestione per improvvisi sbalzi di temperatura e colpi d'aria. (Notizie inviatemi da pagine mediche) |