www.robedamatti.net Cesena, 7 aprile 2011. Referendum del dodici e tredici giugno 2011: Votare quattro Si è doveroso per ogni elettore responsabile. Il 12 ed il 13 giugno 2011 abbiamo l’occasione per dimostrare che quando c’è di mezzo il futuro dei nostri figli, quello di noi stessi e delle generazioni che verranno, il vero italiano non è secondo a nessun altro suo simile.
Chi aveva qualche dubbio sull’elementare pericolosità del nucleare, non dimentichi mai che sulla recentissima catastrofe di Fukushima, devono ancora raccontarci quello che è veramente successo e le conseguenze che inevitabilmente si avranno per parecchio tempo ancora. Personalmente sono convinto che nessuno troverà il coraggio di dirci a che cosa andiamo incontro: Quello che è successo è troppo grave e potrebbe veramente inquietare tutto il pianeta. Evitiamo che altre catastrofi simili possano verificarsi anche in Italia e votiamo contro il nucleare con un bel Si. I nostri governanti pensano che siamo degli autentici imbecilli e si fanno le leggi a proprio uso e consumo. Se un comune cittadino non riesce a pagare un verbale selvaggio contestatogli con l’autovelox, prima gli mandano a casa l’ufficiale giudiziario e poi, per poche decine d’euro, se possiede una casa gliela mettono in vendita. Quando, però, un qualsiasi meschino parlamentare, eletto non da noi ma dal suo partito d’appartenenza, commette un reato ben più grave di una stupida infrazione al Codice della Strada, ecco che salta fuori la solita “legge a personam” che gli consente di non farsi processare, come avviene sempre per il tirapiedi di Bossi, Calderoli e Borghezio, alias Silvio Berlusconi. Se vogliamo che anche questi bravi parlamentari siano trattati come un normale cittadino, votiamo Si. Sapendo che l’acqua è un bene pubblico e vogliamo che non sia mai privatizzata, votiamo Si. Se desideriamo che nessuno tragga profitti ed accumuli enormi guadagni sulla tariffa dell’acqua, votiamo Si. P e r c o n c l u d e r e: Chi ama la propria famiglia, le generazioni future, la legalità e se stesso, il 12 ed il 13 giugno 2011, ha l’obbligo di recarsi a votare per non fare invalidare il referendum e come già ampliamente chiarito in questa pagina, per il bene di tutti, occorre votare 4 Si. Enzo Cusmà |