www.robedamatti.net                                 Cesena, 11 luglio 2009. 

Dove è andato a finire il partito che deve difendere i lavoratori e i ceti deboli, chi sono questi borghesi che spacciandosi per compagni sfruttano la classe operaia ed i pensionati italiani?

D’Alema, Bertinotti, Pecoraio Scanio e Vincenzo Visco hanno iniziato l’opera di demolizione del Partito Democratico. Poi, per decretarne la definitiva distruzione, prima sono stati silurati Franceschini e la Serracchiani e successivamente con le primarie farsa, hanno consegnato la Segreteria alla volpe Bersani.

In tutti i governi di sinistra, Visco per diversi anni ha monopolizzato il Ministero delle finanze e, con metodi d'autentico macellaio, non ha fatto altro che intimidire e scuoiare gli italiani, costringendoli a chiedere i mutui per pagare le sue infami tasse. Quando, finalmente è stato colto con le mani nel sacco, prima condannato definitivamente a 10 giorni d'arresto e 20 milioni di multa per abusivismo edilizio nella sua casa di Pantelleria, poi con le vicende del generale Speciale, Magistro eccetera, invece di farlo marcire in una cella umida e buia e cibarlo con poco pane e poca acqua, come la maggior parte degli italiani che lui stesso ha ridotto alla fame, è spuntato un altro dei tanti plurindagati, Giulio Andreotti, e col suo decisivo voto l’ha salvato.

Bersani, come Visco per le finanze, per troppi anni ha monopolizzato il ministero dello Sviluppo Economico. Ha partorito decine di Leggi e Decreti che hanno fatto ridere gli italiani e il mondo intero. Le sue cecità e sordità nel non vedere e sentire i gemiti terminali delle piccole e medie imprese e le famose “lenzuolate” che comprendevano l’insensata proposta di liberalizzazione dei parrucchieri, benzinai, edicole eccetera, hanno portato a termine la sciagurata opera di devastazione dell’economia italiana, lasciata a metà dal suo inseparabile compagno di sventura Visco e dal 20 volte laureato Prodi.

Non è assolutamente vero che la crisi delle imprese italiane è stata causata dalla disastrosa situazione economica internazionale. All'inizio del 2006, Come tutti sanno, ancora non si parlava né di fallimenti di banche americane né di crisi mondiale. L’unica crisi che già da tempo gli italiani conoscevano era quella causata da Bersani con le citate lenzuolate e soprattutto con Leggi, DL e circolari riferite alla compravendita d'immobili, che secondo lui ed il suo cattivo consigliere Visco, sarebbero servite a scovare altri eventuali evasori fiscali e che invece, hanno causato la totale paralisi del settore edilizio e di tutto quanto gli ruota attorno. Subito dopo, gli usurai delle banche hanno sigillato i rubinetti del credito, già chiusi molto tempo prima, creando fallimenti, di piccole e medie imprese, licenziamenti, disoccupazione, carovita, delinquenza e quanto altro i malefici Bersani, Visco e Prodi non sono riusciti a fermare.

Fatta questa lunga ma necessaria premessa e preso atto che il 13 e 14 aprile del 2008 gli italiani hanno cancellato quasi la metà della sinistra italiana, Prodi e Visco, sicuramente presi dal rimorso ma non dalla vergogna, per l'ennesima volta hanno preso in giro tutti gli italiani, dichiarando pubblicamente e falsamente che finalmente si sarebbero tolti dai piedi. Bersani, però, sempre spalleggiato dai soliti Visco e d'Alema, dopo più d'un anno di relativo anonimato è tornato ad infastidire gli italiani, candidandosi alla segreteria dello stesso Partito Democratico che lui e i suoi “compari” non sono riusciti a distruggere completamento.

Il reduce Bersani e i suoi caparbi sostenitori Visco, Dalema e compagni, oltre a non voler togliersi dai piedi, non si rendono conto che agli italiani di destra e di sinistra, viene il voltastomaco solo a sentire pronunciare i loro nomi. Non è facile dimenticare le loro malefatte, come non è possibile accordare fiducia a chi ha tentato di cancellare il PD e ora promette di farne uno nuovo e migliore. Bersani ed i suoi reduci se vogliono veramente il bene del partito, devono assolutamente ricredersi e lasciare la poltrona al duo Serracchiani-Franceschini, unici garanti di un nuovo, vero e forte PD, capace di assicurare la difesa dei lavoratori e dei ceti sociali deboli, spazzando via i veri nemici di ieri, d'oggi e ancor più di domani.

Personalmente sono convinto che tutti faranno di tutto per ostacolare la candidatura di Beppe Grillo, ma se dovesse prevalere la ragione ed il bunsenso, ad ottobre il buon Beppe vincerà con largo margine e questo succederà non solo per la sua palese capacità, ma perché oltre a tutti gli italiani, anche la natura è contro Bersani:

-         Il 30 giugno 2009, quando Bersani ha inaugurato la sede del suo presunto PD in Piazza SS. Apostoli in Roma, è successa la terribile tragedia di Viareggio.

-         Il giorno successivo (1° luglio 2009), mentre parlava al teatro Ambra Jovinelli per spiegare le ragioni della sua candidatura alla segreteria del PD, su Roma si è abbattuto un devastante nubifragio...Prendiamone atto e speriamo che simili sciagure non ci colpiscono mai più. Bersani è avvisato!

                                                                                              Enzo Cusmà.