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Promemoria per le elezioni del 31 maggio 2015

Fra tre giorni i vergheretini si recheranno a votare per decidere le sorti della loro cittadina e del sindaco che la deve governare.

Io non mi sono mai candidato in nessuna lista e non ho la presunzione di dare consigli o di moralizzare chicchessia. Essendo, però, figlio di un partigiano che ha lottato per unire l’Italia e per darle una costituzione, non posso, in nessun caso, sopportare che, nonostante Salvini sia un uomo inutile e nocivo per il quieto vivere degli italiani, vi sia ancora qualche gruppetto di persone disposto a dargli il suo prezioso voto.

Come gli amici di Verghereto avranno visto in TV, in tutti gli angoli d’Italia, dove Salvini ha tentato di fare un comizio elettorale, è stato fortemente contestato e ha causato scontri con le forze dell’ordine che, per proteggere un leghista che vuole bruciare il nostro tricolore, hanno letteralmente spaccato le teste di cittadini inermi e con i capelli bianchi.

Se tutto questo vi sta bene e credete che si possa continuare a vivere pacificamente in questa derelitta società, continuate a simpatizzare per l’uomo partorito dalle menti malate di Bossi, Calderoli e Borghezio. Se però, vi rimane un solo dubbio, votate per chi volete tranne che per la Lega Nord.

Enzo Cusmà www.robedamatti.net - Cesena

www.robedamatti.net                        Cesena, 01 giugno 2009.

A Cesena pessima figura anche per Calderoli: 40 persone ad ascoltarlo. 

Evidentemente Cesena non è terra di conquista né per il PDL né per i razzisti/secessionisti del portabandiera Matteo Salvini.

Dopo la figuraccia rimediata da Maurizio Sacconi (solo 70 persone ad ascoltarlo), il 1° giugno 2009, è stata la volta del leghista Roberto Calderoli , che di persone disposte ad ascoltarlo, ne ha rimediate appena 40, ma a differenza di Sacconi, ha trovato anche un civilissimo cartello di protesta che gli ricorda, come aveva accennato persino il milanese Alessandro Manzoni, l’odio, il razzismo ed il disprezzo che il popolo bergamasco riserva, al resto della popolazione italiana del settentrione ed in particolare a quella del meridione. Roberto Calderoli è nato proprio a Bergamo e tutti sanno quanto rancore e disprezzo nutre per i meridionali e per chi non ha avuto la fortuna di nascere nel ricco settentrione d’Italia. Pochi sanno che già intorno al 1200, quando i contadini milanesi per trovare lavoro emigravano nelle valli del bergamasco, erano etichettati col nome di “baggiani”, che significa terrone del nord e che non è certo meno offensivo e dispregiativo di terùn. Ma i bergamaschi, evidentemente non ancora contenti e soprattutto non contrastati da nessuno, hanno alzato il tiro definendo terroni del nord tutti gli abitanti del Nord Est, con particolare riferimento ai veneti che hanno chiamato addirittura “Boari” e che oggi, come se nulla fosse mai accaduto, unitamente ad un 20% di lombardi, stanno superando ogni limite di sopportazione, rischiando di risvegliare nuovamente quel sangue partigiano che potrebbe decidere di sequestrargli i famosi 300.000 fucili.