(Foto tratta dal giornalino “Il democratico”)
Domenica 23 novembre 2008 i cittadini cesenati del p.d. sono chiamati a “scegliere” il candidato sindaco alle amministrative del 2009. Ho messo scegliere fra virgolette perché, di fatto, il 23 novembre non si sceglie nessun candidato. Lo stato maggiore del partito democratico, come già fatto con Prodi prima e Veltroni dopo, da 5 anni, ha deciso che Paolo Lucchi dovrà essere il prossimo sindaco di Cesena.
A me le imposizioni non piacciono e quindi non sceglierò e non voterò Lucchi per 3 motivi:
- Perché il sindaco di una città deve sempre essere eletto dai cittadini e non da un partito;
- Perché ancora prima di essere eletto, nell’infelice intervista apparsa su “il democratico” (quel giornalino fattoci recapitare a domicilio in quantità industriale), alla domanda cosa pensi della Cesena d'oggi, ha dichiarato… “Facendo tesoro delle esperienze passate di governo”…, Questo significa che se sarà eletto, porterà a termine il piano di devastazione economica e sociale che i suoi predecessori non hanno potuto completare perché cacciati via dal popolo italiano;
- Perché sempre nella stessa intervista, quando gli è stato chiesto quali sono le priorità della futura amministrazione, sentite cosa ha avuto il coraggio di dichiarare…”Rafforzando le politiche di sostegno alla famiglia, educando alla cittadinanza, ai valori civili e del lavoro”…Questo significa, "ignoranza sua", che ci ha considerati dei bambini minorati, privi d’elementi cognitivi, maleducati, vagabondi e capricciosi.
Di ben altra importanza è stata l’intervista rilasciata da quella che, per i soliti dissennati giochi di potere, purtroppo sembra la vittima designata, la signora Briganti, che non conosco personalmente, ma che stimo per le sue capacità, intelligenza e soprattutto per il coraggio che ha avuto nell’affrontare il “golia” di turno che il partito democratico, senza alcun rispetto, le ha imposto.
Se fossi del p.d. o una donna, voterei chi merita veramente la candidatura a sindaco di Cesena, la signora Ines Briganti.
e. cusmà