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Cesena, 2 giugno 2014. Prima ci hanno privato dei difensori civici locali e ora, senza vergogna, stanno facendo altrettanto con i giudici di pace Con la scusa dei “tagli”, necessari per rimettere a posto i conti dell’Italia, Stato, Regioni, Province e Comuni, tanto per cambiare, caricano il peso delle loro malefatte sulle spalle dei soliti cittadini muti ed obbedienti. Lo Stato, ma soprattutto le amministrazioni comunali si mettano in testa che in democrazia il cittadino deve poter difendere i propri diritti e non può essere privato di chi gliele garantisce. I comuni, per la nota voracità di denaro, non hanno fatto assolutamente niente per mantenere attivo l’Ufficio del giudice di pace, da loro ritenuto il nemico dichiarato di mancati introiti dovuti alla cancellazione di numerose multe selvagge elevate da vigili urbani che invece d’applicare le regole del Codice della Strada, il più delle volte pensano al loro fondo pensioni che, com’è ormai noto a tutti, cresce in base al versamento delle percentuali che incamerano su ogni contravvenzione elevata … quante persone sanno che in moltissimi casi i comandanti dei vigili urbani riscuotono uno stipendio pari al doppio di quello che percepisce il loro stesso sindaco e sei volte quello dei suoi agenti? Provate ad immaginare perché. WWW.robedamatti.net è e resterà dalla parte dei giusti. Viva i giudici di pace! ______________________________ www.robedamatti.net Cesena, 08 febbraio 2009. Per i signori delle multe facili e selvagge “stop and go” del Giudice di Pace di Cesena. www.robedamatti.net Cesena, 3 settembre 2011. Avviso:Tutte le notizie sulle infrazioni al Codice della Strada che riguardano in particolare gli autovelox, le sentenze dei Giudici di Pace e della Cassazione, sono ordinate nella rubrica “Presentare un ricorso al giudice di pace”. _________________________________ Ennesima strage di multe selvagge. Dov’è il buon senso ed il rispetto per i cittadini? Mentre il sindaco e due vigili a cavallo intrattengono il pubblico il comandante dei vigili urbani di Cesena coordina “l’assalto”. Continua la caccia alle auto di chi si reca allo stadio per assistere a una partita del Cesena, di chi va all’ippodromo del Savio e di chiunque “osa” recarsi ad uno spettacolo che richiama molte persone. Vergogna, vergogna e ancora vergogna. Sabato 3 settembre 2011, all’ippodromo del Savio di Cesena, si è disputato il prestigioso campionato europeo di trotto che, come sempre, pur essendo un pericolosissimo luogo per giocatori d’azzardo, non conosce crisi, richiama migliaia di persone e da’ la ghiotta possibilità di apparire a quei vanitosi, bisognosi di recuperare il potere, il prestigio e la credibilità che hanno perso con il malgoverno e le loro continue malefatte. Nella pista ovale, di fronte alle tribune, c’erano tutti. Quelli che saltavano subito all’occhio però, erano il sindaco di Cesena Paolo Lucchi che faceva gli onori di casa e due vigili urbani a cavallo immobili al margine della pista che non si capisce bene cosa intendessero fare e chi volessero rappresentare, ma ad un certo punto, prima dei canonici fuochi d’artificio (unico spettacolo degno d’essere visto), ecco il solito colpo di scena: Mentre il sindaco Lucchi ed i due “centurioni a cavallo” intrattenevano le migliaia di persone presenti, all’esterno dell’ippodromo altri due vigili urbani, a 28 giorni esatti dalla prima strage di multe, sono ritornati sul posto e con la solita azione fulminea hanno seminato multe a destra ed a manca. Complimenti comandante Grippo! Enzo Cusmà. ___________ Cesena, 5 agosto 2011. Non era mai accaduto prima. Con un po’ di rispetto per i cittadini ed un semplice annuncio con l’altoparlante dell’ippodromo, si sarebbe potuta evitare l’ennesima strage di multe selvagge. Che vergogna! vigili urbani, vigili urbani e ancora vigili urbani. In occasione della corsa tris nazionale di trotto disputata nella serata del 5 agosto al Savio di Cesena, si è gareggiato dentro e fuori dell’ippodromo. Il vergognoso blitz sanzionatorio/punitivo ordinato da Ernesto Grippo, comandante della P.M. di Cesena in occasione dell’incontro di calcio Cesena – Roma, disputato il sedici gennaio 2011, quando nel raggio di almeno un km non vi era posto per un’auto, è stato nuovamente riesumato in occasione della corsa tris disputata al Savio di Cesena. Mentre all’interno dell’ippodromo il cavallo numero otto, logo di bianca, (arrivo 8-14-4), per vincere la corsa ha dovuto lottare con altri diciassette agguerriti concorrenti, ALL'ESTERNO, nelle vie adiacenti, la corsa alla multa selvaggia è terminata senza alcun spreco d’energia. Hanno vinto, a pari merito, alcuni vigili urbani che con la solita operazione rapida ed improvvisa, hanno tappezzato i parabrezza delle auto in sosta con le solite multe selvagge. Enzo Cusmà __________________ Domenica veramente disastrosa per i tifosi del Cesena. Il fango delle multe selvagge travolge centinaia d'auto parcheggiate vicino e lontano dallo stadio Manuzzi. Vergogna! I Vigili urbani di Cesena, domenica 16 gennaio, hanno anticipato la festa del loro protettore, San Sebastiano, che solitamente ricorre il 21 dello stesso mese, infatti, mentre il Cesena faticava per cercare di superare la Roma ed aggiungere qualche punto alla sua modesta classifica, fuori dello stadio, i soliti avvoltoi della multa selvaggia, non trovavano alcuna difficoltà ad aggredire le numerosissime auto parcheggiate fino alla rotonda di Ponte Pietra. Le vergognose vicende di questi ultimi giorni che riguardano i vigili urbani e che indispettiscono sempre più il cosiddetto cittadino sovrano, la trappola tesa con la segnaletica sbagliata all’ingresso del tunnel della secante che attraversa Cesena e la recentissima scoperta della banda d’infami che incastrava gli automobilisti sull’E-45, evidentemente non è ancora bastata per convincere i comandanti delle P.M. e le amministrazioni comunali che continuare a tosare e scorticare il cittadino, alla fine potrebbe fare accadere quello che nessuno si augura. www.Robedamatti.net chiede che il sindaco Paolo Lucchi si adoperi affinché sia sotterrata l’ascia di una guerra mai dichiarata e, soprattutto, si augura che l’attuale amministrazione non centri nulla con il losco business dell’E-45. Al comandante della P.M. Ernesto Grippo si chiede quel buonsenso che dista anni luce da tante sedi dei vigili urbani e gli si augura un lavoro più sereno di quello svolto a Pescara e Vasto. Enzo Cusmà ___________________ UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI CESENA REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Giudice di Pace di Cesena avv. Andrea Biavati, ha pronunciato la seguente SENTENZA VERBALE Ai sensi dell’art. 281 sexies c.p.c. da far parte integrante del verbale dell’udienza 29.10.2008 nella causa civile iscritta al n. 960/A/2008 R:G:, promossa da ...X ...Y Contro Comune di Cesena in persona del sindaco RICORSO EX ART. 203-204bis del C.d.S. Il Giudice di Pace di Cesena, definitivamente pronunciando, accoglie il ricorso presentato e annulla i verbali impugnati; condanna il ricorrente al pagamento delle spese di notifica pari ad euro 12,00 (dodici/00). Motivi: Visti gli atti d’accusa, si rileva che l’aria in oggetto alla violazione per divieto di sosta si trova in centro abitato ed il divieto non era segnalato da alcun cartello; pertanto era soggettivamente e particolarmente difficile per il ricorrente percepire tale divieto, commesso con un motociclo e le condizioni dei luoghi non facevano intuire assolutamente la possibilità dell’esistenza del divieto stesso, in assenza di cartello o segnale apposito. Così deciso. IL GIUDICE DI PACE AVV. ANDRE BIAVATI Cesena, 29 ottobre 2008. _________________________________________ La presente sentenza, unitamente ad altre decine di migliaia, conferma quanto sostengo da anni, vale a dire che alcuni vigili urbani, pochi per la verità, prima di contestare una contravvenzione usano la testa per capire se esistono i presupposti per sanzionare una persona. Altri, forse la maggioranza, invece di comportarsi come quei loro colleghi che hanno rispetto per i cittadini e per la divisa che amorevolmente indossano, credono di poter prendere in giro gli utenti della strada distribuendo multe a destra e a manca solo perché, in perfetta sintonia con i loro comandanti, hanno deciso che entro un certo termine dovrà essere appioppata una certa quantità di multe selvagge e poco gliene importa se effettivamente quelle multe hanno i requisiti per essere contestate. Non me ne vogliano i sigg. Giudici di Pace, ma visto che solo per il divieto di sosta, a Cesena sono state staccate poco meno di 26.000 contravvenzioni (anno 2007), raccomando a tutti gli utenti della strada che hanno un minimo dubbio sulla validità della multa ricevuta di rivolgersi, senza alcuna esitazione, al Giudice di Pace che non fa sconti a nessuno e che n'annulla più del 50%. La procedura per presentare un ricorso potete trovarla all’interno del sito alla voce “Multe selvagge: Condannato il comune di Cesenatico grazie a www.robedamatti.net ed al Difensore Civico” di Cesena. enzo cusmà |
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